Il trucco degli hotel e dei villaggi sui buffet: perché devi assolutamente conoscere la regole dei “tre giorni”

Gli hotel utilizzano uno specifico trucco per non andare “in bolletta” quando offrono menu all you can eat.
Chi non ama i buffet all you can eat degli alberghi? Spesso sono la molla che ci spinge a prenotare una struttura piuttosto che un’altra, anche perché non c’è niente di più bello di poter mangiare ciò che si desidera pagando sempre la stessa cifra.
All you can eat: il trucco degli hotel
Il trucco degli hotel per risparmiare soldi – Meteoreporter24.it – foto Web365 Srl
Dietro questa strategia, però, c’è un trucchetto, famoso per essere chiamato “dei tre giorni” ed è il modo grazie al quale le strutture ricettive non hanno ingenti perdite da queste tipologie di offerte. Di che si tratta?

Buffet all you can eat negli alberghi: qual è il trucco degli hotel

Indipendentemente dal tipo di struttura che lo offre, i buffet all you can eat sono una vera delizia per gli ospiti di un albergo, un modo per conoscere il paese che si sta visitando e al contempo leccarsi i baffi. Infatti, sono sempre di più le strutture che offrono un buffet all you can eat, che consente agli ospiti di mangiare ciò che desiderano senza pagare “alla carta”.

Per farlo, chiaramente, le strutture non vanno in bolletta, anzi, c’è una precisa strategia dietro. A spiegarlo è stato un tiktoker in un video che è diventato virale sul suo profilo Joeburgerchallenge. È stato lui a svelare cosa c’è dietro l’offerta dei buffet illimitati.

Il trucco per gli All you can eat: così gli alberghi risparmiano sul buffet
Cosa succede negli hotel, il segreto dei buffet – Meteoreporter24.it

Sono in tutto tre gli aspetti che consentono a un albergatore di risparmiare con questa tipologia di buffet. In questo modo un cameriere riuscirà a gestire 200 persone contro le 25 di un normale ristorante. E qui si ha già una notevole riduzione dei costi per il personale.

Quando ci sono queste tipologie di offerte, inoltre, c’è un’altra strategia che riguarda la posizione dei piatti: quelli economici – come il pane – sono posizionati in un modo che possono essere presi facilmente rispetto a quelli più cari che sono invece più nascosti e spesso c’è bisogno che ci sia qualcuno a servirli. In questo modo i piatti più costosi saranno di meno.

Poi ci sono le porzioni, quelle per i piatti pregiati sono molto ridotte rispetto alle altre e questo spinge l’ospite ad assaggiare più cose. In tal modo la struttura distribuisce il consumo su più varietà di cibo. Infine, c’è un trucco che si chiama “dei tre giorni”: pare sia provato che gli ospiti, dopo aver mangiato a buffet libero per tre giorni, riducano volontariamente la quantità di cibo che consumano nei giorni successivi. E, così, la spesa si riduce ulteriormente.

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