Previsioni meteo PASQUA 2022: arrivano i primi Temporali Primaverili, ancora NEVE su Alpi!

Pubblicato il 23 Marzo 2022 alle 1:32

Dopo il fine Marzo e l’avvio di Aprile in compagnia di temperature ben oltre le medie stagionali del periodo, potrebbero aprirsi le prime probabilità per la formazione dei cosiddetti TEMPORALI PRIMAVERILI. Le cause saranno dovute al primo caldo di stagione: infatti le terraferma si surriscalda ben prima delle superfici marittime, favorendo così l’innesco dei cosiddetti temporali di calore sui rilievi, in estensione serale verso le pianura.

Un pò come accade proprio nella stagione estiva, quando la cosiddetta “calura” ci regala spesso mattinate soleggiate e pomeriggi instabili con piovaschi temporaleschi in estensione da monte verso le pianure o le coste. Quest’anno quindi potremo partire in largo anticipo con i temporali proprio a causa delle temperature molto miti di questi giorni. Non si escludono però anche isolati colpi di coda dell’inverno, con rischio di nevicate sia sulle ALPI sia sull’APPENNINO anche fin sotto i 900-1000m. Ovviamente si tratta di una proiezioni effettuata sulla base delle condizioni meteo che stiamo vivendo proprio in questi giorni. Non si possono attualmente prevedere perturbazioni a così lungo termine, ma sarà opportuno seguire tutti gli aggiornamenti nei prossimi giorni. Capire se a PASQUA ci sarà il sole o se pioverà al momento non è certamente possibile.

Aprile 2022 rischia quindi di proporci subito scenari interessanti dal punto di vista delle piogge: l’aiuto dei primi tepori sarà sicuramente un ingrediente molto indispensabile per la produzione di celle temporalesche molto attive, su Alpi ed Appennini, in estensione verso le pianure sempre verso sera. Diversamente lungo le coste saranno prevalentemente le condizioni maccaiose a creare il maggior disagio. Mari freddi e temperature elevate nell’atmosfera provocano infatti questo tipico fenomeno, molto conosciuto spesso lungo le coste liguri, con possibilità non solo di MACCAJA ma anche dello strano fenomeno del CALIGO.

COME MAI i TEMPORALI ESTIVI si abbattono in PIANURA e quelli AUTUNNALI sul MARE? Diversamente quando ci avviciniamo all’inizio dell’autunno ritroviamo le condizioni ottimali per la formazione dei temporali marittimi: questo perchè le temperature dei mari sono ancora molto elevate, mentre la terraferma si raffredda molto più velocemente. Per tale motivo è proprio il mare a generare la maggior energia in grado di sviluppare imponenti celle temporalesche che spesso e volentieri provocano nubifragi ed alluvioni.

Capita spesso e volentieri tra fine Agosto e Settembre, l’innesco di temporali cosiddetti “misti” che interessando nel pomeriggio-sera la Valpadana e le aree di pianura poi in serata si estendono verso il mare e si rigenerano intensificandosi ulteriormente. Oggi vi spieghiamo il perchè!

La “formula magica” è molto semplice: finchè la temperatura al suolo in Valpadana risulta più elevata rispetto a quella della superficie marina (esempio del Mar Ligure) avremo una persistenza del temporale sempre sul catino padano. L’energia resta tutta concentrata in quest’area. Ma specie in serata inoltrata o nella notte, le temperature scendono ulteriormente abbassandosi anche di diversi gradi. Ecco che entra in gioco il Mar Ligure, ora ben più caldo delle terra. Nell’arco di pochi minuti i temporali padani tenderanno a “sfumare” perdendo tutta la loro energia, mentre si attiveranno celle temporalesche proprio in prossimità delle coste marittime e/o in mare aperto.

Tutto quindi sta nel gioco delle temperature: quando la superficie del mare è più calda della terraferma (specie di notte), l’energia attiverà i temporali marittimi, mentre quando la terraferma è più calda (durante le ore diurne), i temporali saranno terrestri.

 

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