Confermato l’ultimo passaggio perturbato di questo GENNAIO decisamente sottotono per gran parte dell’ITALIA. Ed anche questa volta maltempo e neve torneranno ad interessare sempre le stesse regioni, ovvero quelle del Centro-Sud, lasciando il Nord Italia in balia di una vera e propria crisi invernale che perdura da settimane e settimane. Niente da fare quindi, con questo tipo di IRRUZIONI GELIDE provenienti dal Nord Europa: il VERO INVERNO così non potrà ripartire!
Cerchiamo di capire cosa potrebbe accadere tra VENERDI 28 e SABATO 29 con qualche ripercussione anche su DOMENICA 30 GENNAIO. Sul Nord Italia, giungerà una massa di aria fredda sospinta da correnti settentrionali ma, la dorsale alpina fungerà da “SCUDO” facendo passare le correnti fredde solo sul suo lato più orientale, ovvero la Porta della Bora. Lombardia, Piemonte e Liguria dunque, non riceveranno nessun tipo di fenomeno al suolo, salvo un abbassamento solo moderato delle temperature minime notturne.
Diversamente da RIMINI verso sud, l’aria fredda potrà essere accompagnata da qualche fenomeno d’instabilità in grado di riportare qualche NEVICATA sull’Appennino centro-meridionale mediamente tra i 600-800m, solo localmente a quote inferiori. Questo perchè il fronte perturbato sarà sospinto da aria fredda solo in fase post-frontale (al suo seguito) e quindi le termiche più basse giungeranno solamente nella fase terminale del peggioramento. Qualche occasione migliore solo all’estremo Sud, specie tra Molise, Puglia e Basilicata con qualche estensione sin verso la Calabria. Qui ritroveremo qualche nevicata leggermente più convinta (ma si tratterà comunque di pochi centimetri) ma sempre a quote di medio-alta collina (non a bassissima quota come avvenuto negli ultimi giorni).
Lasciamoci alle spalle questo anomalo GENNAIO e guardiamo subito cosa potrebbe accadere con l’avvio del nuovo mese. Subito il 1°FEBBRAIO potrebbe arrivare una nuova perturbazione supportata da ARIA ancor più FREDDA, quindi con possibilità di riveder la NEVE a quote basse fino a 400-500m di quota ma sempre sulle stesse zone del Centro-Sud e basso versante adriatico. Un’inverno che continua così a farsi “sentire” sempre solite regioni, lasciando in balia di una lunga fase siccitosa gran parte del Nord Italia, con una vera e propria CRISI dell’INVERNO soprattutto sull’area alpina, dove manca la NEVE su molte regioni fino a 1800-2000m di quota. Nessuna svolta in vista, ma prima o poi qualcosa dovrà pur sbloccarsi, speriamo non troppo tardi!