Lo spostamento dell’alta pressione azzorriano verso l’Atlantico consentirà un passaggio perturbato sull’Italia a cavallo tra il 31 Gennaio ed il 1 Febbraio. Ancora una volta le regioni settentrionali non saranno interessate (solo marginalmente l’Emilia Romagna), mentre il grosso del maltempo si concentrerà sulle zone centro-meridionali, dove potrebbe nevicare anche a quote basse su alcune REGIONI.
Un minimo di bassa pressione andrà a generarsi sulle regioni centrali apportando un peggioramneto del tempo su quasi tutte le regioni sia sul versante tirrenico sia su quello adriatico. A ridossi della catena alpina invece, saranno i venti di foehn (venti di caduta dalle Alpi) che contribuiranno a seccare ulteriormente la colonna d’aria, facendo aumentare sia le temperature sia il rischio di incendi.
Solo il 31 GENNAIO, qualche locale pioviggine o piovasco sparso potrà presentarsi tra la Liguria di levante e alta Toscana, per l’effetto di un minimo secondario in formazione sul Golfo Ligure, con fenomeno in locale estensione verso l’Emilia Romagna. Su quest’ultimo in concomitanza con l’aria fredda in arrivo dalla Porta della Bora, potrebbe cadere la NEVE sui 900m entro la serata.
A partire dalla NOTTE del 31 GENNAIO e per la mattinata del 1 FEBBRAIO, piovaschi diffusi sulle regioni centrali, più abbondanti sull’area appenninica con quota neve tra i 900 e i 1200 metri in fase iniziale. Piogge anche sulla Campania e la Calabria Tirrenica, nonchè sulla Sardegna dove soffieranno forti venti di Maestrale. Restano ancora in attesa invece le regioni del medio-basso Adriatico ed il restante meridione.
MALTEMPO più accentuato tra Abruzzo, Molise e Lucania. Rovesci anche sulla Calabria e la Sicilia settentrionale. Quota neve in calo dal POMERIGGIO fino a 400-500 metri tra Abruzzo e Molise, 600 metri tra Puglia e Lucania, 800-1000 metri su Calabria e nord Sicilia. Forti venti di tramontana-grecale sul versante adriatico.
Continua la fase di bel tempo invece al NORD, dove sarà da segnalare solo un forte rinforzo della tramontana in Liguria e locali fenomeni di FAVONIO sulle valli alpine occidentali. Anche l’inquinamento degli ultimi giorni presente nei bassi strati dalla Valpadana resterà solo un ricordo: l’aria fredda ed i venti spazzeranno via tutto, migliorando notevolmente la qualità dell’aria nelle grandi città del Nord Italia.