GELO e FREDDO per l’EPIFANIA? L’inverno ci riprova…

Pubblicato il 29 Dicembre 2021 alle 2:03

L’anticiclone che ci accompagnerà a cavallo tra 2021 e 2022 così come nei primissimi giorni di Gennaio, non avrà comunque una lunga durata. Il suo tentativo di radicalizzarsi sul bacino del Mediterraneo e sull’Italia, non andrà a buon fine (fortunamente). L’inverno tenterà di riproporre scenari più dinamici ma con estrema difficoltà. Vediamo perchè!

Partiamo innanzitutto dal Vortice Canadese che continuerà a generare importanti depressioni in avvicinamento verso l’Europa centro-settentrionale, mentre il Mediterraneo resterà ancora in parte protetto da una “spallata anticiclonica” (visibile nella foto copertina H). La sua lenta e costante erosione però, potrebbe favorire il cosiddetto “spanciamento” dell’anticiclone verso levante (lungo i paralleli), spingendo così le irruzioni di aria fredda sui paesi del centro-est europa e coinvolgendo l’Italia solo parzialmente e con effetti minori.

L’Italia subirà quindi un primo tentativo di MALTEMPO INVERNALE già prima dell’EPIFANIA, ma non andrà completamente a buon fine. Le correnti fredde preferiranno l’ingresso dalla Porta della Bora rispetto a quella del Rodano, garantendo un possibile guasto meteo sulle regioni adriatiche e lasciando ancora in locale protezione le regioni occidentali italiane. Come spesso accade dopo un periodo dominato da un potente anticiclone africano, gli ingressi di aria fredda faticheranno non poco a riproporsi sul territorio italiano, risultando quindi più mitigati del previsto e non particolarmente violenti.

Per una vera e propria SVOLTA METEO verso un periodo più FREDDO ed INVERNALE sarà quindi opportuno attendere probabilmente la fine della prima decade del mese di GENNAIO: solo in questo frangente, si potranno verificare nuovi SCAMBI MERIDIANI, con l’anticiclone azzorriano che tenterà finalmente si spingersi verso l’Islanda e il Polo e maggiori saranno le probabilità di assistere a “colate fredde” più imponenti, in arrivo direttamente dal Circolo Polare Artico. Possiamo quindi garantire che prima del 10 GENNAIO sarà molto improbabili assistere ad un vero e radicale cambiamento verso il riattivazione della stagione invernale.

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