FESTE di NATALE rovinate dal maltempo: rischio NUBIFRAGI tra Liguria e Toscana

Pubblicato il 21 Dicembre 2021 alle 12:41

Brutte notizie in vista di quest’avvio delle Festività Natalizie: un’enorme depressione atlantica convoglierà un vero e proprio “treno di perturbazioni” verso il Mediterraneo e l’Italia a partire già dalla Vigilia di Natale con giornate di stampo autunnale e diffuso maltempo, che potrebbero persistere addirittura almeno fino al 27 Dicembre. I primi segnali di cambiamento di potranno già percepire durante l’antivigilia di Natale (23 Dicembre) con la fase pre-frontale di una perturbazione alimentata da correnti molto miti ed umide e le possibili prime piogge specialmente tra Toscane e Levante Ligure.

Solo a partire dalla VIGILIA di NATALE (24 Dicembre) l’avvicinamento del fronte perturbato atlantico causerà una recrudescenza dei fenomeni sui versanti dell’alto Tirreno, Liguria, Piemonte orientale e Lombardia con piogge diffuse e localmente a carattere di rovescio intenso. La NEVE cadrà solo a quote elevate: dai 1800-2000m delle ALPI LIGURI-MARITTIME, fino ai 1600-1800m in Lombardia e Trentino.

Brutte notizie anche in vista del SANTO NATALE (25 Dicembre) con maltempo diffuso su quasi tutto il Nord Italia e regioni centrali, con piogge anche localmente intense (specie in Liguria e Lombardia) e nevicate abbondanti sulle ALPI tra i 1500 ed i 1800m a seconda delle zone. Più riparato l’ovest Piemonte in ombra pluviometrica, con fenomeni molto scarsi o localmente assenti. Le temperature si manterranno comunque miti su gran parte del Paese, tranne in Valpadana dove non si supereranno i 5-7°C di massima, mentre sul resto d’Italia si avranno termiche quasi primaverili [VIDEO qui sotto]

Stesso copione anche per il giorno di SANTO STEFANO (26 Dicembre) ancora con maltempo diffuso su molte regioni italiane, specialmente Nord Italia e versanti tirrenici, con piogge in locale estensione anche verso il Centro-Sud. Avremo un leggero raffreddamento delle temperature in quota, con la NEVICATE che localmente potranno scendere fino a 1200-1400m sulle Alpi, attorno ai 1700-1800m in Appennino.

Non si esclude anche nei giorni successivi una persistenza di correnti occidentali umide e portatrici di piogge diffuse, con quota neve sempre stabile attorno ai 1300-1500m su ALPI ed oltre 1700-1800m su APPENNINO. Ancora troppa incertezza invece in vista del CAPODANNO: al momento sussiste l’ipotesi di un ritorno verso condizioni anticicloniche, clima temperato e basso rischio di pioggia.

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