Confermata la NEVE per l’IMMACOLATA: ecco dove NEVICHERA’ anche in PIANURA!

Pubblicato il 3 Dicembre 2021 alle 4:31

Giungono conferme sul peggioramento meteo sul Nord Italia previsto per l’8 Dicembre (Festa dell’Immacolata): un vero e proprio ciclone atlantico di 955 millibar centrato sull’Irlanda, sgancerà un impulso perturbato verso la Francia ed il Golfo del Leone, causando un peggioramento del tempo sul Nord Italia. Si tratterà di un richiamo di aria umida e mite di libeccio che scorrerà su un cuscino di aria fredda presente sulla Valpadana, favorendo così la situazione più favorevole per nevicate anche copiose su alcune aree del Nord Ovest.

Ma andiamo per ordine, in quanto mancano ancora 5 giorni e probabilmente non ci saranno tutte queste nevicate estese come annunciato su i principali siti meteo nazionali. Le tre regioni maggiormente coinvolte saranno la Liguria, il Piemonte e la Lombardia ma la neve ovunque.

Partiamo dalla REGIONE LIGURIA, soggetta ad un forte riscaldamento della media quota (850hPa – 1500 metri) con valori di 0°C che rasenteranno la costa savonese e genovese e valori fino a +1/+2°C sulla costa dell’Imperiese. La neve quindi cadrà solo sui versanti padani del Savonese e Genovese, con locali sconfinamenti sul lato costiero nelle aree interessate dal travaso padano (tramontana scura) specialmente nella zona di Savona e di Genova. Su queste aree i fiocchi potrebbero scendere fino a 300-400 metri. Altrove la quota neve sarà molto elevata, mediamente oltre i 1200-1300m sull’Imperiese e 900-1200m sul Levante Ligure. Nevicate copiose dovrebbero interessare la Valbormida fino al fondovalle, il Sassellese e la Valle Stura. Da valutare all’ultimo momento invece l’interessamento della Valle Scrivia tra Busalla e Serravalle. La neve è attesa anche in Valle Trebbia ed Aveto ma a quote superiori ai 600-800m. Per quanto riguarda le coste sarà sicuramente pioggia su tutta la regione, anche Savona e Genova non dovrebbero avere probabilità nevose in centro città.

In PIEMONTE situazione molto complessa per la valutazione del mantenimento del cuscinetto freddo padano: le aree più occidentali come Cuneese e Torinese dovrebbero avere le condizioni termiche migliori per vedere la neve fino in pianura, ma preoccupano al momento l’entità delle precipitazioni previste. Sembra infatti colpita in maniera più intensa la zona delle Langhe e dell’Alessandrino, con neve più bagnata e pesante ma anche con fenomeni più intensi e quindi abbondanti. Le nevicata potrebbero addirittura raggiungere le località di pianura nella zona di Alessandria così come il Tortonese, con sconfinamenti forse sino all’Astigiano. Da valutare ancora Torino, non tanto per le temperature, ma per le precipitazioni meno intense.

In LOMBARDIA si teme fortemente per il riscaldamento previsto in quota: le temperature dovrebbero essere al limite a 1500m (tra 0 e -1°C) garantendo comunque le possibilità di vedere una nevicata molto umida nel Pavese ma il rischio neve a Milano pare quasi scongiurato. Neve copiosa invece in Oltrepò, con accumuli probabilmente più significativi fino a Voghera e Rivanazzano, fino a 30-35cm sull’Appennino Pavese. La neve dovrebbe comunque riuscire a raggiungere anche le aree di pianura del Pavese, come Casei Gerola e Pavia città. Basso invece il rischio neve per MILANO, dove le temperature troppo elevate al suolo, non dovrebbero comunque consentire eventuali accumuli nel centro cittadino.

Seguiranno ancora nuovi aggiornamenti nei prossimi giorni, in quanto non è escluso che il richiamo umido possa risultare leggermente meno intenso del previsto, favorendo così potenziali nevicate su altre aree della Valpadana e a quote ancor più basse sulla Liguria.

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