Ormai tutti i modelli si sono accordati sulle previsione anticiclonica di matrice africana attesa a CAPODANNO e primi di GENNAIO, ma bisogna fare un po’ di chiarezza. L’ANTICICLONE AFRICANO in un periodo invernale non sempre è sinonimo di BEL TEMPO, anzi spesso e volentieri presenta caratteristiche del tutto autunnali, con cieli grigi, umidità nei bassi strati, nebbie fitte e nubi basse maccaiose lungo le coste. Possiamo invece confermare che scoppierà il GRANDE CALDO nelle località poste oltre i 700-1000m di quota, sia in Appennino sia sulle ALPI, con valori addirittura tipici del MESE di MAGGIO o addirittura inizio GIUGNO.
Prepariamoci a trascorrere un CAPODANNO molto mite in montagna con temperature fino a 15-16°C a 1500 metri di quota, mentre in pianura regnerà ancora il FREDDO con clima uggioso, nuvoloso o nebbioso (specie in Valpadana, Liguria e lungo le coste tirreniche). Questo tipo di clima probabilmente persisterà anche nei primi giorni del nuovo anno.
Avremo un tentativo di cambiamento attorno a 3-4 GENNAIO, con un’irruzione di aria fredda di origine polare, che punterebbe dritta verso l’Italia. A causa della radice anticiclonica ancora piuttosto ben salda sul Mediterraneo, la colata di aria fredda potrebbe essere dirottata gradualmente verso levante, apportando un peggioramento sui versanti esteri delle Alpi e sull’alto Adriatico. Un cambiamento più importante potrebbe invece giungere tra il 6 GENNAIO ed il 10 GENNAIO, con l’arrivo di un’irruzione gelida di matrice artica (probabilmente questa potrà riportarci nel pieno della stagione invernale). Ma di questo ne riparleremo solo nei prossimi giorni.