Aggioranamento sorprendente del modello americano GFS tra Capodanno e l’Epifania, con le prime previsioni a lungo termine oltre i 10 giorni. Si tratta di valutazione modellistiche con bassa attendibilità (circa 10-15%) ma finalmente è arrivato un segnale di cambiamento molto significativo ed importante. Ora vi spieghiamo cosa potrebbe accadere nel dettaglio.
Dopo la fase 24-27 DICEMBRE in compagnia di pioggia e clima mite, con la neve regalata solo alle località di montagna, si preparerà una nuova vasta depressione in pieno atlantico. Ma l’anticiclone mediterraneo, leggermente schiacchiato sul Nord Africa, proverà ad ergersi verso Nord, incanalandosi tra la depressione che ci ha interessato a Natale e Santo Stefano e quella presente in Atlantico.
Se questo movimento dovesse andare a buon fine, si potrebbe generare il ponte di Voejkov, cioè una figura altopressoria che si instaura per unione di due anticicloni, in genere parte dall’anticiclone subtropicale, formando la bolla di alta pressione sulla penisola scandinava, SCAND + e prosegue con l’aggancio di quello azzorriano, formando così un blocco alle perturbazioni atlantiche. Prende il nome dallo scienziato russo Aleksandr Ivanovič Voejkov. Si tratta di una delle configurazione tipiche per l’arrivo del GELO, quello che arriva veramente dalla “steppa russa” più comunemente conosciuto come BURIAN.
Si aprirebbe così una FASE GELIDA alimentata da correnti gelide da est, portatrici di aria “pellicolare” ovvero fredda sia al suolo sia in quota e creando le condizioni per una delle configurazioni più gelide per l’Europa mediterranea e l’Italia. Nei prossimi giorni valuteremo eventuali conferme o ritrattazioni da parte dei modelli meteo, anche se dall’ultimo aggiornamento serale non ci sono buone notizie per gli amanti di freddo e neve. Infatti, un importante ritrattamento da parte dei modelli, ha completamente “bocciato” l’ipotesi BURIAN prevista nelle scorse ore.
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