ONDATA di GELO RUSSO tra Natale e Capodanno: possibile l’arrivo del BURIAN come nel 1996

Pubblicato il 10 Dicembre 2020 alle 1:50

L’ultima proiezione ufficiale per la seconda parte del mese di dicembre ha confermato l’ipotesi di un’ondata di gelo proveniente dalla Russia per il periodo compreso tra Natale e Capodanno. Sono già diversi gli aggiornamenti che confermano la formazione di un potente anticiclone russo-siberiano (in gergo meteo conosciuto anche come l’ORSO). Potrebbe trattarsi di un ANTICICLONE veramente molto potente (fino a 1055-1060 millibar), che porterà prima un GELO STRAORDINARIO sulla Russia e l’est Europeo e alla prima occasione cercherà di estendersi verso l’Italia. Quando si forma il LAGO GELIDO nella steppa russa, diventa poi difficile scalzarlo via in tempi brevi. Questa quindi sarà una componente fondamentale per l’arrivo di ARIA GELIDA di tipo pellicolare verso l’Europa e l’Italia.

Scopriamo insieme tutti i dettagli relativi di questa tendenza che potrebbe riservare diverse sorprese.

Già tra la fine della seconda decade di Dicembre e l’avvio della terza decade, almeno due depressioni particolarmente miti di origine atlantica potrebbero provocare una fase di maltempo sull’Italia, con forti precipitazioni, anche sotto forma nevosa fino a quote molto basse, specie al Centro- Nord. Tuttavia, la nostra attenzione si focalizza in particolare alle alte latitudini Polari, tra la Scandinavia e la Russia dove, a causa delle condizioni climatiche particolarmente fredde di questa primissima parte dell’inverno (ricordiamo che la stagione fredda, dal punto di vista meteorologico è iniziata il 1° dicembre, ndr), si è formato un imponente lago gelido ricolmo di aria gelida continentale che potrebbe scivolare dapprima verso l’Europa orientale e poi in direzione dell’Italia, dando così il via ad un’ondata di gelo piuttosto intensa.

Al momento, vista la distanza temporale ancora piuttosto elevata, si tratta solamente di un’ipotesi e come tale va considerata, ma ciò premesso, va detto che ormai da diversi giorni i principali modelli internazionali a lungo termine, nella fattispecie l’americano GFS, propendono per questo tipo di configurazione.

Quali sarebbero le conseguenze per l’Italia? Se tutto venisse confermato, l’afflusso di aria gelida dall’Europa nord-orientale, potrebbe favorire la formazione, nel bacino del Mediterraneo, di vortici ciclonici continuamente alimentati proprio da queste correnti fredde, il che porterebbe ad una fase invernale molto dinamica, con la possibilità di neve a bassissima quota, addirittura fino in pianura (come già abbiamo avuto modo di sperimentare in questo mese di dicembre) proprio nel periodo a cavallo tra Natale e Capodanno.
Nei prossimi giorni cercheremo di capire se questo impianto verrà o meno confermato. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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