L’autunno è in letargo, almeno per il momento, dopo i primi freddi registrati nel mese scorso di Ottobre Stiamo vivendo una fase metereologica piuttosto anomala su buona parte del Paese, caratterizzata da piogge quasi completamente assenti e da temperature sopra le medie attese nel periodo, salvo per le zone interessate dalle nebbie, dove i valori termici rimangono un pochino più bassi.
Tutta colpa di un tiepido anticiclone, a matrice africana che, salvo per qualche crepa attesa nel corso della settimana, sta quasi completamente bloccando qualsivoglia movimento atmosferico.
Ora, la domanda che sorge spontanea è questa: quanto durerà questa anomala situazione?
Per dare una risposta abbiamo analizzato gli ultimi aggiornamenti sul medio e lungo periodo, in modo da avere quanto meno una tendenza su come proseguirà questo mese di novembre, iniziato in modo un po’ strano.
Dando uno sguardo allo scacchiere europeo, dove cioè si muovono le principali figure atmosferiche, possiamo notare come buona parte del continente sia sotto l’influenza di un vasto campo di alta pressione. Vista la provenienza della massa d’aria, un mix tra anticiclone delle Azzorre e quello africano (nei prossimi giorni l’influenza oceanica andrà aumentando), le temperature si manterranno ben oltre le medie attese in questo periodo, specie sulle regioni centro-meridionali, con punte massime fino a 20/22°C.
Oltre a un clima mite sono tornate pure le nebbie e le nubi basse (con cielo coperto) sulle zone pianeggianti e lungo le coste e tali condizioni dureranno fino a giovedì 5 novembre.
Successivamente, quanto meno fino al 10 novembre, il concomitante rinforzo dell’alta pressione (come detto, questa volta a prevalente matrice azzorriana) e l’arrivo di venti settentrionali, favoriranno un tempo più soleggiato anche sulle pianure del Nord, con cielo poco nuvoloso e con nebbie o foschie quasi assenti.
Poi il quadro sinottico è destinato a cambiare radicalmente a causa dell’arrivo di una serie di impulsi più freddi ed instabili in discesa dal Nord Atlantico. La motivazione va ricercata in una rinvigorita Depressione d’Islanda, il cuore motore delle perturbazioni che proprio in questi mesi raggiungono dapprima l’Europa occidentale e poi si tuffano nel bacino del Mediterraneo innescando ondate di maltempo anche sull’Italia. Se ciò venisse confermato è lecito attendersi una seconda parte di novembre molto più movimentata con la possibilità concreta di piogge, dapprima al Nord e sui settori tirrenici, in estensione poi anche al resto dell’Italia.
Nella foto di copertina la spiaggia di Mondello nel weekend dei Santi, con temperature che hanno localmente sfiorato anche i 25°C.