Il nuovo Dpcm è stato firmato oggi e da domani la gestione del Coronavirus cambierà. Le Regioni d’Italia saranno differenziate mediante tre categorie: zona rossa, zona arancione e zona gialla. Qual è il discriminante per deciderne l’inserimento in una zona anziché in un’altra? L’Indice di contagiosità Rt, sulla base di 21 parametri decretati dall’Istituto superiore della Sanità.
Le zone sono rosse saranno quelle a rischio elevato, quelle gialle a rischio medio-elevato, mentre quelle verdi a rischio moderato. La collocazione delle Regioni nelle varie fasce sarà decisa dal ministro della Salute, sentiti i governatori.
Sulla base dell’ultimo monitoraggio, avvenuto in data odierna, l’Istituto Superiore di Sanità in sinergia con il Governo ha stabilito quali Regioni saranno in zona rossa, arancione e gialla.
Vediamo i dati nel dettaglio.
Regioni in Zona Rossa
- Lombardia
- Piemonte
- Valle D’Aosta
- Calabria
Per le suddette Regioni sono valide le seguenti regole in vigore da giovedì 5 novembre a giovedì 19 novembre:
- coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
- vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
- bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
- parrucchieri, barbieri ed estetisti resteranno invece aperti, a differenza della prima bozza;
centri commerciali chiusi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; - negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali
mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari; - didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie;
- capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
- musei e mostre chiusi;
- corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
Regioni in Zona Arancione
- Puglia
- Sicilia
Per le suddette Regioni sono valide le seguenti regole in vigore da giovedì 5 novembre a giovedì 3 dicembre:
- coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
- vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
- bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
- centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
- negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali;
- didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media;
- capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
- musei e mostre chiusi;
- corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
Regioni in Zona Gialla
- Marche
- Lazio
- Emilia-Romagna
- Liguria
- Sardegna
- Friuli Venezia Giulia
- Abruzzo
- Campania
- Toscana
- Molise
- Trentino Alto Adige
- Veneto
Per le suddette Regioni sono valide le seguenti regole in vigore da giovedì 5 novembre a giovedì 3 dicembre:
- coprifuoco dalle 22 alle 5, eccetto per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
- centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
- didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 25%, seguivano in presenza, e per tutte le terze medie;
- capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
musei e mostre chiusi; - corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
- consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.