I più buffi sono quelli convinti che basti un lockdown a risolvere il problema. Chiudiamo tutto e la curva scende. Ma quando mai: non c’è neanche bisogno di scomodare la scienza per dimostrare che non è così, semplicemente perchè ce lo dicono i fatti. Possiamo ricordare il rigido lockdown dichiarato il 9 marzo, con la curva dei contagi e dei ricoveri che è continuata a crescere in modo esponenziale per più di un mese e mezzo. Al contrario, da maggio a settembre il contagio è rimasto azzerato nonostante 5 mesi di folle e assembramenti fuori controllo.
Possiamo anche guardare altrove, in Sudamerica dove l’Argentina è in lockdown da 7 mesi e la curva epidemica sale senza sosta giorno dopo giorno (raggiunti 1 milione e 200 mila casi accertati, oltre 31 mila morti) mentre il vicino Brasile che non ha fatto alcun lockdown ha visto la curva scendere dopo il picco di fine luglio, coinciso con i giorni più freddi dell’inverno australe. Poi è arrivata la primavera, il caldo, sono aumentate le ore di sole e siamo passati da 70 mila casi giornalieri a 30 mila casi giornalieri, da 1.500 morti giornalieri agli attuali 400 morti giornalieri.
Il Paese più colpito al mondo dalla pandemia è il Perù: su una popolazione di 33 milioni, ha avuto fino ad oggi 34.500 morti: 1.041 vittime ogni milione di abitanti. Eppure è entrato in lockdown a marzo, come l’Italia. Al contrario la Svezia è uno dei Paesi meno colpiti dalla seconda ondata: non ha mai fatto lockdown, ha 587 morti per ogni milione di abitanti (esattamente la metà rispetto a quelli del Perù) e un’immunità di gregge che sta proteggendo il Paese dalla seconda ondata: è il meno colpito dell’intera Europa, gli ospedali sono completamente vuoti.
C’è qualcuno che è ancora convinto che il lockdown sia efficace per ridurre il contagio? Bene: ditelo ai belgi. Il Belgio è il Paese più colpito d’Europa dalla pandemia, secondo nel mondo dopo il Perù. Ha avuto fino ad oggi 1.002 morti per ogni milione di abitanti. Eppure ha avuto un pesante lockdown da marzo a maggio. La situazione non è cambiata.