ANTICICLONE “invincibile” fino al 20 NOVEMBRE: poi spunta l’IPOTESI FREDDA con NEVE a bassa quota!

Pubblicato il 9 Novembre 2020 alle 1:26

Si fa sempre più ostinata l’azione anticiclonica sul continente europeo. Il raffreddamento del Vortice Polare e una crescente zonalità medio-alta  sul settore euro-atlantico, stanno inibendo affondi di cavi sub-polari verso gran  parte del vecchio continente e del Mediterraneo, salvo influenze perturbate sugli estremi settori occidentali europei e orientali del nostro bacino dove, nelle ultime ore, hanno avuto luogo anche piogge localmente significative. La circolazione generale, infatti, è favorevole a un’azione anticiclonica piuttosto estesa, in particolare sui settori centrali e orientali europei e, per i prossimi giorni, la tendenza non vede un granché di cambiamento. L’alta pressione continuerà, in linea di massima, a spadroneggiare, soprattutto sulle aree centro meridionali e orientali europee, ancora per diversi giorni,  mentre potrebbe indebolirsi prossimamente verso i settori più settentrionali, Regno Unito e sull’area baltica-scandinava, dove l’influenza atlantica potrebbe portare un peggioramento del tempo. Infiltrazioni di modesti nuclei instabili, in verità, potrebbero, da metà settimana e verso il weekend prossimo, riuscire a penetrare anche verso il Mediterraneo centrale e Italia, portando qualche giornata più nuvolosa e con qualche pioggia sparsa, ma si tratterebbe di azioni effimere, non particolarmente significative.

Qualcosa di più importante potrebbe muoversi per l’inizio della terza decade di novembre. Un possibile rilassamento del flusso zonale oceanico, potrebbe consentire, magari per qualche frase non eccessivamente duratura, uno spostamento dei massimi anticiclonici verso i settori occidentali europei con promontorio proteso fino al Regno Unito. Una manovra che potrebbe consentire, come traspare ancora da diverse simulazioni del modello matematico europeo, una possibile irruzione di correnti più fredde sub-polari lungo il fianco orientale anticiclonico, all’indirizzo proprio del Mediterraneo centrale e dell’Italia.

Potrebbe configurarsi, in particolare nella fase 20/23 novembre, un’azione barica accompagnata da  correnti fredde nord-occidentali in ingresso sul Mediterraneo centrale, con annessa anche una possibile ciclogenesi locale, seppure in rapida evoluzione. Una affondo sub-polare marittimo che potrebbe portare un più generale peggioramento del tempo da Nord a Sud, ma più rapido al Nord, salvo qui più significativo sui settori alpini, specie versanti Nord,  più indugiante sulle regioni meridionali. Il tipo di configurazione barica prospettato, decisamente meridiano, suggerirebbe anche una possibile prima irruzione di aria fredda su gran parte d’Italia, penetrante anche verso le regioni centro meridionali,  e possibilità di nevicate sui settori Alpini, soprattutto versanti  Nord, ma anche sul Centro Sud Appennino, fino a quote medio-basse.

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