Prospettive di progressivo peggioramento del tempo sulle regioni settentrionali. Già a inizio settimana le aree alpine e prealpine, localmente le alte pianure e le zone pianeggianti più vicine alle Alpi in genere, perderanno via via la protezione anticiclonica a opera di correnti umide e instabili atlantiche. Nubi, quindi, in progressiva intensificazione su questi settori settentrionali con rovesci e temporali sempre più diffusi ed estesi, fino a divenire forti o violenti nel corso di martedì 20, anche con rischio di danni tra alto Piemonte e alta Lombardia.
Il resto delle pianure, la Liguria e l’Emilia-Romagna, continueranno a beneficiare della protezione anticiclonica, con tempo mediamente buono sino a mercoledì 21, salvo annuvolamenti irregolari in progressiva intensificazione.
Ma sarà per giovedì 22 che buona parte del Nord verrà interessato da un peggioramento più esteso. Infatti, per quella data è atteso un affondo più decisivo di un cavo d’onda nordatlantico verso il Mediterraneo settentrionale e, con molta probabilità, anche con annesso vortice instabile in approfondimento tra la Liguria e la Provenza. Un’azione barica più profonda che sarà responsabile di rovesci e temporali in estensione anche a molte aree pianeggianti.
Secondo le indicazioni attuali sulla collocazione del vortice, ma ovviamente con bassa percentuale di affidabilità data la distanza temporale ancora importante, i nuclei instabili più intensi dovrebbero colpire con maggiore determinazione la Liguria, specie di Ponente e Centrale, per poi spingersi verso l’Emilia occidentale, quindi Parmense, Piacentino, ed evolvere verso il Centro Est Lombardia, soprattutto Bresciano, e poi il Trentino. Su tutti questi settori, evidenziati in giallo nell’area instabile circoscritta in cartina, i fenomeni potrebbero assumere anche carattere violento con nubifragi, grandine e colpi di vento intensi.
Rischio di fenomeni forti anche sulle aree evidenziate in colore più scuro, mentre fenomeni più irregolari sono attesi sul resto dei settori circoscritti.
Ribadiamo che l’affidabilità in percentuale sul dettaglio è piuttosto bassa, mentre più elevata è la probabilità che il maltempo più generalizzato si concretizzi al Nord. Nei prossimi aggiornamenti daremo ulteriori dettagli, via via più affidabili, sulle possibili aree pianeggianti maggiormente interessate da fenomeni forti.