CONFERMATO l’arrivo del FREDDO INVERNALE: le previsioni per l’inizio di DICEMBRE

Pubblicato il 28 Novembre 2019 alle 5:40

Un’importante saccatura nord-atlantica, affonderà verso la Spagna e fino al territorio marocchino algerino, isolando un minimo depressionario su questi settori nordafricani, poi in risalita verso il Mediterraneo centro occidentale.  Questa manovra barica, comporterà una serie di conseguenze abbastanza significative per l’Italia. Innanzi tutto un apprezzabile peggioramento del tempo sulle regioni settentrionali e sulla Toscana all’insegna di piogge, rovesci e temporali, proprio a iniziare da domenica 1 dicembre.

Fenomeni spesso forti soprattutto sulla Liguria, su Centro Nord Lombardia, su alta Toscana e poi al Nordest, sul Veneto e soprattutto sul Friuli-Venezia Giulia. Attenzione per possibili nuove criticità su diverse delle aree citate.  Nevicate a 800/1000 m su Alpi, ma localmente anche più in basso. Nel corso di lunedì, rovesci e temporali si trasferiranno su buona parte del Centro, soprattutto aree tirreniche e appenniniche, anche qui spesso forti, in particolare sul Lazio e su Centro Sud Toscana. In questa fase non dovrebbero essere interessati da piogge significative, il Sud, il medio-basso Adriatico e anche le isole maggiori, salvo qualche addensamento irregolare associato a isolate piogge deboli e magari qualche pioggia più intensa sul Nord Campania e su est Sardegna, ma verso martedì 3.

Dopo tante incertezze modellistiche sull’entrata o meno dell’aria fredda anche verso l’Italia, gli ultimi orientamenti del modello europeo, ECMWF, sono per una cospicua entrata di aria fredda e non solo a Nord, aria fredda che potrebbe penetrare fino al centro Appennino e al medio Adriatico con isoterme non trascurabili. L’ultima corsa modellistica, come visibile nella seconda immagine, prospetta l’entrata dell’isoterma 0° a 850 hpa, 1500 m circa, contrassegnata dalla linea tratteggiata bianca, su tutto il Nord, centro Appennino e fino al Nord della Campania; isoterma di -2°C fino al Molise, e ancora su tutto il Nord e centro Appennino, ma isoterma -4°C piuttosto estesa a gran parte del Nord e fino all’Abruzzo, aree interne toscane e Umbria; persino isoterma -6°C localmente su Emilia-Romagna e al Nordest. Valori termici non certo eclatanti, ma di tutto rispetto, senz’altro responsabili di un calo sensibile della temperatura, anche nell’ordine di 8/10° rispetto ai valori attuali e rischio di gelate notturne sui settori appenninici centro-settentrionali e su molte aree del Nord.

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